Cos’è il Reddito universale e come tale misura sarà utile per gettare le basi di una nuova visione per l’economia del futuro.
L’idea di un reddito universale ha preso sempre più piede nel panorama politico e sociale contemporaneo, in quanto rappresenta uno strumento mediante il quale si possono affrontare le difficoltà del presente e del futuro. Tale misura prevede l’erogazione di un contributo economico fisso a tutti i cittadini, a prescindere dal reddito e dall’occupazione. Una delle proposte più discusse è quella che prevede un assegno mensile di 1.200 euro per ogni individuo.
Cos’è il reddito universale e perché se ne parla
Il reddito universale, chiamato anche reddito di base incondizionato, si fonda sul principio che ogni cittadino, a prescindere dalla sua situazione economica o lavorativa, dovrebbe ricevere una somma mensile che garantisca il soddisfacimento dei bisogni essenziali.

La somma proposta, pari a 1.200 euro al mese, rappresenta, nei fatti, un importo pensato per coprire le spese fondamentali, ossia cibo, abitazione, sanità e trasporti. Una tale misura, dunque, potrebbe rappresentare una svolta, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione, che potrebbero far leva su una rete di sicurezza concreta in un contesto lavorativo sempre più instabile.
Come si potrebbe finanziare e quali sarebbero gli effetti
Finanziare, però, tale progetto richiederebbe l’attuazione di una riforma fiscale strutturale. Tra le ipotesi in discussione, ci sono l’aumento delle imposte per i redditi più elevati, l’abolizione di alcuni sussidi esistenti in favore di un sistema più semplice e unificato e l’introduzione di nuove forme di tassazione, come quelle sulle transazioni finanziarie o sui grandi patrimoni.
Un reddito universale potrebbe generare benefici molto importante, ad esempio garantire un’entrata fissa che permetterebbe a molte persone di accedere alla formazione, avviare un’attività o dedicarsi alla cura dei propri cari senza avere paura di non riuscire ad affrontare le spese di tutti i giorni.
D’altronde, tale misura potrebbe incrementare anche il potere d’acquisto dei cittadini, stimolando la crescita economica, soprattutto nei settori legati al consumo interno.
Alcuni – però – temono che l’erogazione automatica di denaro possa ridurre la volontà di lavorare, anche se, va detto, che sono stati condotti vari esperimenti condotti in diversi Paesi, tra cui Finlandia e Stati Uniti, che hanno dimostrato che la maggior parte dei beneficiari continua a cercare occupazione, soprattutto se il reddito di base è visto come un supporto e non come un sostituto del lavoro.